Il giorno di Natale in famiglia è sempre uguale non solo per me ma per la maggior parte della gente nel mondo, ieri tra uno sbadiglio per la noia e una partita a poker (dove vincevo sempre io :D) ho beccato la mia dolce cugina leggere un racconto di Pirandello dove il protagonista ha scoperto che tutte le persone che gli sono vicino avevano un diversa immagine di se stesso è lui voleva scoprire chi era quella persona.
Ecco Pirandello non era un pazzo ma si vedeva giusto in fondo noi abbiamo una personalità, prendiamo le nostre scelte, abbiamo i nostri gusti e i diversi modi di sentirsi a proprio agio. Ma la gente intorno a noi, sia vicina che lontana, ci vedrà in una maniera diversa, non sempre sbagliata ma diversa rispetto a quello che siamo. Pirandello diceva che:
"noi abbiamo una personalità, quante sono le persone che si giudicano".
Pirandello voleva insegnare (almeno credo) che dobbiamo smettere di cercare di capire come gli altri ci vedono, ad impedire di essere sempre noi stessi anche quando non ci sentiamo proprio noi stessi. È questo non sempre è possibile visto che saranno sempre loro a giudicarti e prende decisioni (anche importanti) della tua vita. Ecco io voglio essere sempre me stesso, non cambiare mai (bhe diciamo che per stare con Vanessa Hudgens lo farei ma quello è tutto un'altro discorso) pero la cosa non è possibile quindi bisogna soffrire in silenzio sotto la maschera che indossiamo quando ci troviamo davanti a qualcuno.
Con questo monologo auguro un Buon Natale a tutti i lettori fissi e casuali del mio blog e lo faccio con una versione della famosa Jingle Bells diversa dalla solita, cantata dalla giovanissima cantante americana Tiffany Alvord.
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