Who is IlDario?

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lunedì 25 gennaio 2016

Un'anno senza di te

Oggi sono 365 giorni che non ci sei piu, un intero anno. E' continuo a non crederci, sembra che prima o poi devi tornare ed invece non sarà cosi, devo continuare questa mia vita senza la tua presenza. Senza mio padre, senza il mio miglior amico.

Ricordo questo giorno come se forse accaduto ieri, non dimentico nulla. Dalla mattina in cui non riuscivo a dormire sapendo che ti trovavi in ospedale, al pomeriggio dove la zia Lilla mi ha telefonato per spiegarmi che ti avevano messo la maschera venturi e provava ad essere ottimista mentre io gli piangevo al telefono. Ricordo la sera quando sono arrivato all'ospedale in cui eri anche abbastanza lucido, riuscivi a parlare, ti abbiamo dato da mangiare ma ricordo anche come non riuscivi a dormire, di come non riuscivi ad espirare anidre carbonica nel corpo, ricordo di come il dottore mi ha spiegato benissimo quello che doveva fare. Addormentati, intubati ed attaccati ad una macchina per farti respirare ed aspettava solo un mio si per portati in rianimazione, un si che non riuscivo a dare. Chiamavo in continuazione Lorenzo per dirgli di venire il più presto possibile fin quando il dottore mi ha detto che non potevi più aspettare e doveva portati in rianimazione.
Stavi tutto il tempo nel letto a muoverti, a toglierti la maschera e il saturimeto che avevi nelle dite. Ti sei torto la fede, che non toglievi mai, e me hai consegnata, mi ripetevi di spegnere la televisore e mettere il ferro alla porta come se eri nel tuo letto di casa. Ti tenevo la mano, ti ho abbracciato forte e ti ho ripetuto come ti vogliamo bene, di non mollare fin quando non sono intervenuti i medici per portavi via. Ricordo quando ero in sala d'attesa e vedevo la gente che correva avanti e indietro alla stanza, ricordo di quando il dottore ci ha chiamato nel suo ufficio per dire che te ne eri andato, ricordo le lacrime di Lorenzo, lui che non piangeva mai. Ricordo abbraccio con la mamma, quello con Giorgia e i Zii ricordo lo sguardo di compassione dei infermieri che ti hanno accudito fino all'ultimo, ricordo come lo Zio Tommaso faceva fatica a trattenere le lacrime. Ricordo il via via in continuo che c'è stato in quei due giorni di camera mortuaria, di come eri riposato, avevi un sorriso che avevo visto poche volte. Finalmente non soffrivi più.

Non c'e' stato un singolo giorno di questo anno in cui non ho pensato a te. Ogni mattina quando mi sveglio, ogni volta che pranzo, nei pomeriggi cosi vuoti, la sera prima di riuscire a dormire sperando di sognarti. Mi manchi Papa', non riesco a non pensare a te. Spesso mi domando che cosa faresti se eri ancora qui con noi, m'immagino che stavi davanti alla tv a sparati la maratona di X-Files mentre con il tuo tablet giocavi, immagino anche di come avresti sofferto in silenzio per non potere più uscire e vedere tutti noi non fare altro che prenderti cura di te.

Perche tu eri cosi, avevi un cuore malato ma quel cuore era grande, anche se soffrivi tantissimo facevi di tutto per dire che andava bene, la vita ti ha messo davanti troppe difficoltà che tu ogni volta le superavi. Una persona cosi buona, come te, in questo mondo era necessaria...ed adesso non c'e' più.

Ti conosco e so che non mi voi vedere piangere, che mi vuoi vedere affrontare questa vita, divertimi, conoscere nuove persone, innamorami, prendermi cura di me ma è cosi dannatamente difficile.

Ciao Papà, mi manchi tantissimo







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